Il lavoro non solo come un dovere, ma come un vero e proprio percorso di vita.

Intervista a Debora e Ivan Moretti.

Un autorevole tocco di gentilezza ha nutrito il nostro cammino.

Assieme agli amici de “Il lavoro che funziona” Nicola D’Adamo, Filippo Poletti, Vito Giacalone e tutto il nostro team, ho avuto l’onore, Mercoledì 27 gennaio 2021, di intervistare Debora e Ivan Moretti, Board Member di Zeta Service, società che si occupa di Payroll, Consulenza del lavoro, Consulenza HR. Tre grandi aree con un’unica grande responsabilità: le persone.

Per cambiare le cose occorre innanzitutto cambiare la narrativa.

La narrativa in Zeta Service ci racconta la storia di un’azienda tutta italiana, in cui la felicità è una responsabilità, in cui la leadership è gentile, in cui l’ascolto e l’empatia danno valore alle persone.

Zeta Service non è soltanto una storia. È una realtà.

Una realtà fatta di 18 anni di esperienza, più di 300 collaboratori, 8 sedi in Italia, un grande impegno nel sociale e nella valorizzazione delle persone.

Una storia che nasce dalla consulenza del lavoro e dalla elaborazione del cedolino paga.

L’azienda è presente da 11 anni nella speciale classifica dei Great Place to Work in Italia, e da ben due anni anche nella classifica Europea.

Debora Moretti inizia il suo percorso in Zeta Service nel 2010 dopo la laurea in Marketing e Comunicazione all’Università degli Studi di Pavia. Oggi, grazie al supporto dei suoi team, dirige l’area marketing & comunicazione e l’area people & organization.

Il suo obiettivo e desiderio è quello di creare continuamente una sinergia tra ciò che si comunica e ciò che viene fatto, per mantenere giorno dopo giorno un ambiente lavorativo in cui le persone possano davvero stare bene ed essere sé stesse.

Ivan Moretti inizia il suo percorso in azienda nel 2011 con il ruolo di Payroll Specialist per mettersi in gioco poi come Key Account Manager avendo come focus principale l’acquisizione di nuovi clienti e sviluppando l’attitudine al problem solving e all’ascolto.

Il suo obiettivo è quello di portare innovazione HR nelle aziende italiane perché tutte meritano di conoscere la possibilità di cambiare e migliorarsi.

L’intervista inizia con Ivan che, con la sua spontaneità, ci spiega che per arrivare al netto, il famoso numero in basso a destra, si compie un vero e proprio viaggio, lungo un mese e che coinvolge numerosi attori: “Ogni mese la nostra azienda elabora 140.000 buste paga. Chi lavora da noi sa che dietro ai numeri ci sono le persone, che hanno lavorato e che meritano di essere retribuiti correttamente”.

La responsabilità verso le persone prima dei numeri è dunque ciò che fa la differenza nella loro organizzazione.

“Noi facciamo un servizio, non vendiamo un prodotto, se il collaboratore sta bene e si sente orgoglioso di lavorare in azienda a sua volta riesce a far star bene il cliente e lavora in una logica di continuous improvement” continua Ivan e questo fa si che il 95% dei loro clienti si dichiari soddisfatto dei loro servizi.

Debora invece, con fare gentile, ci parla di felicità in azienda: “So che la parola felicità è una parola forte da portare in azienda. In realtà è una parola che è emersa dalle dichiarazioni delle persone che lavorano con noi. Per noi felicità è attenzione alle storie di ciascuno e soprattutto è creare un posto dove persone possono sentirsi sé stesse”.

Tante sono le attività che loro mettono in campo per prendersi cura dei loro collaboratori come, ad esempio, seminari dedicati alla crescita personale e professionale, workshop per neogenitori, corsi di yoga e pilates, borse di studio per i figli dei collaboratori, sportelli di coaching e counseling nonché un maggiordomo aziendale.

Debora è anche Founder di Fondazione Libellula, il primo network di aziende unite contro la violenza sulle donne e la discriminazione di genere. Collaborano con oltre 30 aziende e propongono ai loro 50.000 collaboratori e collaboratrici percorsi di sensibilizzazione per decostruire gli stereotipi, riconoscere le diverse sfumature della violenza, riflettere sulle trappole del linguaggio. Presto inizieranno a collaborare con gli ospedali per formare il personale e aiutarlo a riconoscere la violenza non denunciata, non visibile, sommersa.

“Fare impresa significa anche generare valore per la realtà che ruota attorno a noi, spinti anche dalla gratitudine per i risultati raggiunti abbiamo sempre investito in termini economici e di tempo in progetti sociali” ci dice Debora parlandoci del valore da cui nascono queste loro iniziative nel sociale. Se metti il cuore nelle cose, le cose assumono una realtà diversa ed è proprio questo quello che noi facciamo.

E lo si vede in ogni cosa che fanno, quando ricercano nuove collaborazioni cercano persone che “si facciano riconoscere perché sanno ascoltare e fanno sorridere il cliente”, a tutte le persone che iniziano a lavorare presso di loro regalano il libro “Intelligenza Emotiva” di Daniel Goleman, quando si presentano a noi per l’intervista lo fanno con semplicità e brillantezza.

Quando ci metti il cuore non puoi sbagliare.

Grazie ancora Ivan e Debora Moretti e a tutta Zeta Service per aver arricchito questo nostro cammino.